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Referendum italiano sul lavoro e la cittadinanza senza il quorum: condivisione circa il 30 %

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Le cinque domande sul lavoro e sulla cittadinanza nel referendum in Italia non hanno raggiunto il quorum del 50 % per renderlo valido.

Tasso di partecipazione, basato su dati di oltre 60.000 da 61.591 parti, leggermente oltre il 30 %.

Quando le società di voto si sono concluse alle 15:00 di lunedì, i voti hanno iniziato a fare affidamento sui cinque referendum e le elezioni locali: molti comuni sono andati ai voti, mentre sette sono andati al primo giro in Sardegna.

Per quanto riguarda il referendum sul lavoro, era “sì” in prima linea, con circa l’85 % nelle quattro domande. “Sì” era nella domanda n. Cinque sulla nazionalità, con il 60 %.

Indipendentemente dal risultato, i referendum non avranno alcun effetto: a Ispezione È almeno questo? 50 % + 1 da Elettori giusto Voto (quorum).

Dettagli delle cinque domande per il referendum

Domanda n. 1 Contratto di lavoro con ulteriore protezione – Regolazione del drenaggio illegale: cancellazione

Stampato in un rapporto di voto verde chiaroLa prima domanda riguarda la legge funzionale che è stata nominata e richiedendo un voto se la legge che contiene la disciplina della separazione previsto nel contratto sarà annullata con ulteriore protezione, presentata nel 2015, che è già oggetto di varie decisioni e interpretazioni da parte della magistratura.

Se vinci “sì”, Avrebbe permesso il reintegrazione illegale del lavoratore, Che a causa dell’eliminazione dell’articolo 18 del diritto del lavoro non è ora autorizzato.

Con “No”, questa parte del diritto del lavoro non è ancora cambiata e il reintegrazione della società della società può avvenire solo quando si tratta di separazione discriminatoria, per ragioni relative a idee politiche o religiose, durante la licenza di maternità, matrimonio, solo comunicazione verbale o annullando una disciplina ingiustificata. In altri casi, la compensazione economica è ancora valida.

Domanda n. 2 – Piccole aziende – Smaltimento e compensazione: cancellazione parziale

Stampato in un rapporto di voto arancione, la seconda domanda interessata Compensazione per innesto Le piccole imprese lavoratrici, che non possono superare i sei mesi di stipendio.

Se vinci “sì”, Il limite è stato soppresso e la compensazione potrebbe essere più fondamentale. Con “No”, viene mantenuto il massimo di sei mesi di compensazione.

Domanda n. 3 Cancellazione parziale delle regole relative all’imposizione del limite di tempo per i contratti di lavoro, il periodo massimo e le condizioni di estensione e rinnovo

Stampato su una carta grigia e la terza domanda riguarda anche la legge sul reclutamento del 2015, ma in questo caso Affrontare i contratti a termine, In seguito fu cambiato dal governo Conte e poi, dall’attuale governo di Meloni con il decreto di lavoro. Si propone di ricevere l’impegno di indicare il motivo che mira a utilizzare questo contratto e non un contratto più lungo, anche per contratti di lavoro inferiori a 12 mesi, al fine di garantire una maggiore protezione per i lavoratori instabili.

Se vinci “sì”, il motivo Sarebbe potuto essere ricutrato Per contratti di lavoro meno di 12 mesi. Con “no”, la legislazione che esclude, in lavori di ristrutturazione e aggiunte, è la necessità di articoli causali per contratti fino a 12 mesi e Nuovi articoli causali sono stati presentati per contratti tra 12 e 24 mesiAnche per quanto riguarda le esigenze tecniche, organizzative o produttive che le parti hanno identificato in assenza di aspettative contrattuali, che possono essere stabilite entro la fine dell’anno.

Domanda n. 4 – Escludendo la responsabilità congiunta del manager, dell’appaltatore e di probero per gli incidenti di cui il contraente o il contraente hanno sofferto, a seguito di rischi specifici dell’attività degli appaltatori o dei sotto -rese: cancellazione

Stampato sul rapporto di voto Ruby Red, La quarta domanda si riferisce alla legge sull’unificazione del 2008, che si chiama 2008 e obiettivi Estendendo la responsabilità della società contraenteE, che attualmente copre solo i rischi generali di incidenti associati al tipo di lavoro svolto.

Un referendum Annulla la regola che esclude la responsabilità condivisa del datore di lavoro, Dall’appaltatore e dal subpreetiro di incidenti e incidenti di questo tipo. Se “Sì” vince, tutti passano gli infortuni e gli incidenti di lavoro. Con “no”, la responsabilità del datore di lavoro è ancora limitata.

Domanda n. 5 – Cittadinanza italiana – Dimincia a metà a 5 anni, periodo di permanenza legale in Italia per stranieri adulti che non appartengono all’Unione Europea allo scopo di concedere la cittadinanza italiana

un fan Cartellino giallo, La quinta e ultima domanda è legata alla cittadinanza italiana da parte degli stranieri. Fu proposto a metà del periodo di permanenza legale in Italia, È stato determinato dall’articolo 9 della Legge 91 del 1992, dopo di che un paese terzo ha il diritto di cercare la cittadinanza italiana.

Se vinci “Sì” Il periodo di permanenza richiesto è stato ridotto da 10 a 5 anni. Con la vittoria “no”, vengono mantenuti gli attuali requisiti minimi.

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