L’Unione Europea influenzerà i colloqui nucleari sull’Iran a margine dei negoziati di Ginevra

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Il ministero degli Esteri, la Germania, la Germania e il Regno Unito – collettivamente noto come E3 – si incontreranno con il ministro degli Esteri iraniano Abbas Aragichi, a Ginevra, per discutere del programma nucleare in Iran.
Sebbene l’Unione Europea abbia svolto un ruolo importante nei negoziati con l’Iran, è improbabile che partecipi ai colloqui ufficiali.
Un portavoce della Commissione europea non ha confermato se il capo della politica estera dell’Unione europea, Kaja Calas, parteciperà ai colloqui.
“Abbiamo sempre espresso la nostra apertura di dialogo e negoziazione. Quando si verifica questo dialogo, te lo diremo”, ha detto il portavoce, lasciando la possibilità di un invito all’ultimo minuto.
Prima dell’incontro tra E3 e Iran, i ministri europei devono incontrare la classe nella missione permanente della Germania a Ginevra, un’iniziativa che conferma gli sforzi in corso dell’Unione europea per coordinare e facilitare la diplomazia, anche indirettamente.
Un ruolo storico ma decrescente
Bruxelles ha svolto a lungo un ruolo importante nei negoziati nucleari con l’Iran, in particolare attraverso l’alto rappresentante degli affari stranieri nel coordinamento dell’Unione europea +3, che includeva altri paesi come gli Stati Uniti, la Russia e la Cina.
Ai sensi del Global Action Plan 2015 (JCPOA), che ha negoziato l’accordo nucleare che le Nazioni Unite hanno negoziato per sollevare sanzioni in cambio di conformità con gli obblighi nucleari iraniani, l’Unione europea ha svolto un ruolo fondamentale per il facilitatore e il Guardian per attuare l’accordo.
Durante la precedente amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Washington si ritirò da JCPOA.
I seguenti colloqui dovrebbero far rivivere il dialogo alla luce dell’escalation del conflitto e persuadere che darà loro garanzie affidabili che il suo programma nucleare sia ancora civile civile.
Tuttavia, l’effetto delle parti europee è diminuito negli ultimi mesi. L’ultima riunione E3-YIR si è tenuta a gennaio, poco prima dell’inaugurazione di Trump.
I successivi colloqui indiretti tra gli Stati Uniti e l’Iran, con la mediazione dell’Oman, non hanno prodotto alcun risultato e il sesto round è stato cancellato dopo gli attacchi militari israeliani contro l’Iran.
Ambizione dell’Unione europea
Sebbene non abbia partecipato direttamente questa volta, l’Unione europea ha svolto il ruolo del facilitatore diplomatico dietro le quinte, nel tentativo di raccogliere divisioni tra i paesi europei e persino tra Europa e Stati Uniti.
La presenza dell’Unione europea nei colloqui è chiaramente diminuita dall’ex attore superiore, Federica Mogherini, che era un ingegnere di spicco e un entusiasmante difensore dell’accordo del 2015.
Nonostante la sua limitata chiarezza, l’Unione Europea prevede che i suoi sforzi di coordinamento costituiscano i risultati delle conversazioni o almeno mantengano la porta aperta per rinnovare la diplomazia multilaterale sul file nucleare iraniano.