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Il presidente dell’autorità palestinese Hamas è adatto per la demilaterizzazione e ferma il regime di Gaza

Guerra in Medio Oriente

Mahmood Abbas nega l’attacco del 7 ottobre 2023 e fa appello al movimento islamico palestinese “per liberare tutti gli ostaggi e preso in custodia”.

Mohammed Ajakir

Il presidente dell’autorità palestinese Mahmood Abbas ha dichiarato “testimoni alle armi” e “controllo di Gaza” nello stato della Palestina, che ha annunciato oggi la presidenza francese.

In una lettera inviata al presidente francese Emmanuel Macron e al successore saudita, il principe Mohammed bin Salman lunedì, ha co-visto a La riunione delle Nazioni Unite su due soluzione statale, che si svolgerà dal 17 al 21 giugnoA New York, è anche detto Abbas “Pronto per essere invitato a mobilitare le forze arabe e internazionali sulla scia della missione di stabilizzazione/protezione con il comando del Consiglio di sicurezza.”

Lo stato della Palestina “Lo stato militarizzato non è destinato e pronto a lavorare sui contratti di sicurezza ai fini di tutte le parti”, “Finché beneficia la difesa internazionale”, ha detto.

“Ciò che Hamas ha fatto il 7 ottobre 2023”, “non è accettabile uccidere e fare ostaggi civili”, scritto dal presidente dell’autorità palestinese, scrivendo al movimento islamico palestinese “, ha immediatamente liberato tutte le persone che sono state portate in ostaggio e custodia”.

La sua unica, una presidenza francese saluta in una dichiarazione “Impegni concreti e inediti, che dimostrano un vero desiderio di andare avanti per attuare la soluzione dei due stati.”

La Francia vuole che la conferenza internazionale delle Nazioni Unite sia un momento cruciale per riprendere questa soluzione, ma il governo israeliano non vuole.

Macron, che era a New York il 18 giugno, ha affermato di essere “determinato” a identificare lo stato palestinese, ma ha anche imposto una serie di condizioni, come la “demilitarizzazione” di Hamas e la mancanza di partecipazione del movimento di prevenzione islamica in quello stato.

In questa lettera, Abbas verifica il desiderio di continuare a riformare il potere palestinese e di tenere elezioni presidenziali e legislative entro un anno sotto la “supervisione internazionale”.

“Siamo pronti ad andare avanti con un chiaro calendario e forti garanzie internazionali nel promuovere un modo credibile e irreparabile fino alla fine dell’occupazione e alla testimonianza dello stato indipendente e sovrano della Palestina e dell’attuazione della soluzione a due stati e con forti garanzie internazionali.”

LUSA/END

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