I principali mercati commerciali nella città di Casablanca hanno assistito a una grande affluenza di cittadini, uomini e donne, per acquisire abiti privati in occasione di Eid Al -Fitr.
E mercati ben noti, come “Karaj Allal” e “Darb Omar”, insieme a “Al -Quraya” e un certo numero di “Cesarea” per la vendita di vestiti, si sono trasformati in un bacio per i cittadini, in particolare le notti di venerdì e sabato, dato il vicino Eid.
I cittadini si sono precipitati dalle otto di sera fino alle prime ore del mattino successivo, su questi mercati, nonché ai venditori che hanno diffuso la terra.
Le strade erano affollate a livello del percorso del Sultano con automobili e motociclette, il che rendeva il traffico conoscendo il caos e la congestione, trovando un posto per parcheggiare i veicoli dei miracoli.
Di fronte alla folla di questi mercati commerciali noti come Casablanca, il processo di acquisto e vendita ha causato un grande accumulo di rifiuti, sacchetti di plastica e acri.
Questa situazione ha sollevato l’insoddisfazione di una serie di attività civili che hanno espresso lamentarsi della diffusione dei rifiuti e della sua significativamente, che influenza la pulizia e l’estetica di queste aree.
A questo proposito, l’attore civile interessato al campo ambientale di Casablanca, Mahdi Limina, ha affermato che la diffusione e l’accumulo di questi rifiuti evidenzia la mancanza di impegno nei confronti dei venditori e dei clienti per eliminare i resti degli imballaggi.
Limina, in una dichiarazione al quotidiano elettronico Hespress, ha affermato che questa questione provoca pressione sui servizi di pulizia, poiché le detergenti hanno difficoltà a gestire rapidamente grandi quantità di immondizia.
Ha sottolineato che di fronte a questa situazione, è obbligatorio lavorare sull’organizzazione di campagne di sensibilizzazione per educare clienti e commercianti sulla necessità di sbarazzarsi dei rifiuti in modi adeguati, nonché imporre multe a coloro che hanno rifiuti casuali per ridurre questo fenomeno.
Da parte sua, l’attivista associativo Aziz Shaiq ha dichiarato che la diffusione di attività non organizzate rappresentate nei venditori che hanno diffuso il terreno a livello di Garage Allal e lasciando i resti di merci e imballaggi per le strade senza raccoglierle o metterli in luoghi designati per i rifiuti, riesce a riuscire a queste scene dall’accumulo di rifiuti offensivi.
In una dichiarazione a Hespress, l’attore civile stesso ha chiesto di rafforzare la pulizia nei principali mercati in tali occasioni, aumentando il numero di contenitori e programmando una raccolta di rifiuti a un ritmo più veloce.
Shaiq ha anche sottolineato la necessità di incoraggiare l’uso di materiali in decomposizione anziché sacchetti di plastica.