Gli elettroderanti chiedono soluzioni ai blackout

Lunedì 12 maggio 2025, 11:25
Olvaro Gonzalez vive in 33 anni e in Waldevervedza (Toledo). Il 28 aprile, il giorno storico Ottimo blackout. La sua vita dipende dal respiratore, deve connettersi quando dorme. Fortunatamente, la città di 550 residenti è tornata nella città di Waldwardeza, che ha concluso la sua agonia prima di mezzanotte di lunedì. Ora Alvaro Kangledaro ha lanciato una campagna per raccogliere firme sulla piattaforma di modifica/Encupados per dare soluzioni a Electrodent in un blackout. Al momento, ha raccolto più di 37.000.
“Stiamo chiedendo protocolli specifici e luoghi sicuri negli ospedali e nei centri sanitari in modo da poter collegare questi dispositivi quando la fornitura viene recuperata” da “per identificarlo” L’altro giorno è Brugan Coloro che hanno malattie dipendenti che si affidano a una macchina per vivere o inalare ehi stanno morendo perché abbiamo paura di coloro che hanno paura. Plezione Se rimaniamo senza elettricità, dobbiamo assicurarci che gli elettrodeependri siano al sicuro in futuro ora o in futuro e questa volta non saremo lasciati come noi. Pertanto, chiediamo ai protocolli prima dei tagli di corrente perché il pericolo è reale e più imperativo “, ha detto Alvaro.
“Viviamo nella paura”
Nel suo caso dovrebbe connettersi al respiratore del sonno “e so che il mio problema andrà oltre in futuro perché dipende da 24 ore nella macchina per la ventilazione”. Pertanto, ci sono molte richieste per il Ministero della Salute nella campagna di raccolta delle firme: protocolli di emergenza di emergenza di emergenza per elettrodepentatori, centri sanitari per fornire luoghi sicuri e attrezzature mediche energetiche negli ospedali e nei centri sanitari, ma per scoprire dove contattare la fornitura elettrica e il blackout con condizioni di emergenza.
«Le nostre vite dovrebbero essere preferite. Non vogliamo vivere nella paura e un blackout, prima di perdere un blackout, prima di vivere ”, spiega Alvaro, per il quale è spaventoso il 28 aprile, e nelle emergenze ora siamo malati, ora viviamo in una paura costante, e un altro blocco a lungo termine non ha un impatto perché non ci colpisce. NON È CHE NON È CHE NON INFORMA SOLO PERCHÉ NON PACCIALE NON PACCIALE NON PACCIALE ALLA PERSONE.” Di fronte a Pneumonia potrebbe aver bisogno di una macchina da oxigeno a un certo punto, per esempio, per esempio.